Unitalsi

“L’Unitalsi che in 110 anni ha costruito e custodito un patrimonio di storia e di storie di inestimabile valore, vive dello slancio di gratuità e di impegno dei suoi soci, pur convivendo con i limiti propri di ogni esperienza di umanità. Vogliamo essere testimoni di carità discreta e, al tempo stesso, efficace, al servizio delle necessità del prossimo. Per questo l’Anno della Fede rappresenta una occasione ulteriore per orientare l’azione quotidiana dell’Unitalsi nel solco di una esperienza di Chiesa viva, fertile, che recepisce e trasmette l’entusiasmo per Dio e per la vita. Perché crediamo, da 110 anni, che l’Unitalsi e la Chiesa rappresentino una esperienza di speranza e di felicità”.

Con l’UNITALSI è possibile partire per Lourdes, per riscoprire la bellezza della fede che, da più di 160 anni, porta nella città mariana milioni di persone di ogni nazionalità.  Ecco le parole di alcuni pellegrini:

“Reduce dal viaggio di Lourdes, mi è stato chiesto di mettere per iscritto le sensazioni che là ho provato, lo potrei riassumere in questa frase, sono stata a Lourdes circa otto mesi fa, vorrei essere di nuovo la, mi manca da morire; ero partita prevenuta, ho sempre pensato che fosse, come si suol dirsi  “tutto un mercato”.   Ho trovato tanto amore, dalle persone sane, verso gli ammalati, ho visto i giovani non avere paura della malattia e accarezzare e accudire, altri giovani meno fortunati di loro.   Ho visto anche persone stanche, che ritrovavano l’energia per aiutare gli altri.    Bravi! A Lourdes, non c’è solo la “Madonna” c’è anche tanta generosità e disponibilità verso gli altri.  E’ stato per me  sicuramente un viaggio faticoso, fisicamente e spiritualmente, quante lacrime ho versato, ma sono tornata ricaricata.  Alla Madonna non ho più osato chiedere niente,  abbiamo tutto, tutti.  Vorrei aggiungere che ci sono stati anche dei momenti di allegria, a Lourdes non si va solo per  piangere,  ed ispirata dalle parole di J.Deep  “puoi chiudere gli occhi alle cose che non vuoi vedere, ma non puoi chiudere  il cuore alle cose non vuoi provare”, così il cuore a Lourdes non può esimersi dalla fede, dall’amore, dalla speranza.”

“L’impatto con la piccola cittadina ai piedi dei Pirenei, lo confesso, non è stato dei più felici. Negozi sparsi ovunque: c’è addirittura un supermercato del Rosario, una specie di Esselunga specializzata nella vendita di taniche, santini e statuette.
Uno schock. Poi varchi i cancelli del Santuario e improvvisamente l’atmosfera cambia. Ti entra dentro il Silenzio. Un silenzio surreale, che contrasta con le migliaia di pellegrini che ogni giorno sfilano davanti alla grotta e che ti accompagna per tutta la durata del viaggio. A pensarci bene mi sembra di sentirlo ancora dentro di me. E’ un silenzio assordante, che parla di più di mille parole.
Mettersi davanti alla grotta dell’apparizione è una grande esperienza, credetemi. Ci si dimentica di tutto, anche di sé. Mi sono perso a guardare quell’umanità che mi sfilava davanti agli occhi: tutti camminavano in silenzio, persi dietro ai loro pensieri, e deponevano in quella grotta problemi, sogni, preghiere. I volti più sereni erano quelli degli ammalati. File di carrozzine, di lettini, che mi sono sembrate interminabili. Eppure nei loro occhi brillava una serenità che mi faceva sentire piccolo, egoista.
Vi voglio fare un’ultima confessione. Ero partito con una lista di cose da chiedere, per me e per i miei cari. Alla fine sono uscito dopo tre ore passate in quel luogo e mi sono reso conto di non avere chiesto nulla. Avevo già tutto.”

Per essere presente da casa:
Entra nel sito dell’UNITALSI NAZIONALE, oppure guarda in diretta la grotta di Lourdes!

Per ulteriori informazioni e per quanto riguarda il pellegrinaggio per l’anno 2019 rivolgersi in canonica o contattare Paolino Turrini:
mail:    unitalsibovolone@gmail.com     |     cell:   3386279735




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