La “Piccola Fraternità” o la “PieFFe” come la chiamano quelli che la vivono non è solo una casa: è il cuore pulsante della carità della nostra parrocchia. Nelle sue stanze si organizzano incontri di formazione sulla carità, momenti di preghiera dei volontari o di altri gruppi impegnati nel servizio, un seminario per aiutare il rapporto tra genitori e figli, che fa da riferimento per il Centro Aiuto Vita di Legnago o ancora più semplicemente da la possibilità a qualche persona senza casa di potersi fare una doccia e di cambiarsi i vestiti.
Molti forse si meraviglieranno di quante cose si facciano in questa casa in modo semplice e silenzioso: la carità non fa rumore ma come la goccia d’acqua disseta e scava la roccia.
E come una goccia i nostri volontari continuano ad operare. Basta un po’ di tempo per dare una mano oppure qualche segno di provvidenza perché la nostra PieFFe vive di provvidenza: del 5 per mille della denuncia dei redditi, della casette con le offerte della quaresima e di qualche persona di buon cuore che suona alla porta e consegna alle suore una busta con dentro qualcosa che ci permette di pagare la bolletta a qualcuno che altrimenti sarebbe al freddo. Il cuore della Piccola Fraternità è l’Eucaristia celebrata e adorata. E’ il centro della casa. È il motore dell’agire della Piccola Fraternità. E le nostre suore attendono proprio a Lui il primo e più grande povero che bussa alla porta. E’ solo servendo Lui, il Signore, che si impara come servire gli altri poveri. E’ qui che si trova la forza di guardare ogni persona che suona alla porta e vedere il volto di Gesù sofferente che chiede aiuto.
La cappella della PieFFe è aperta tutti i giorni alle persone ospiti della casa e tutti quelli che passano. Ma soprattutto è uno spazio di riposo del cuore per tutti i volontari che all’inizio o alla fine del servizio possono incontrare ritrovare il senso di ciò che fanno gratuitamente e per amore del Signore.
